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"Cherchez la Femme" - l'importanza del movente nelle investigazioni (di F.Delicato)


<<Il y a une femme dans toute les affaires; aussitôt qu'on me fait un rapport, je dis: 'Cherchez la femme' >> ...

Così recitava un passo del Romanzo " I Mohicani di Parigi " di Alexandre Dumas (padre) pubblicato nel 1854; la traduzione in italiano forse ci aiuta a capire meglio : C'è una donna in ogni caso; appena mi portano un rapporto, io dico: cerca la donna!

Tale concetto, reso famoso appunto dallo scrittore francese in uno dei suoi romanzi meno conosciuti (in particolar modo rispetto ad "I Tre Moschettieri") pone l'attenzione sull'importanza del movente, che nella visione del personaggio che la pronuncia, è spesso una donna.

Difatti nei secoli molti Autori hanno scritto di amori tragici e omicidi per questioni di rivalità e gelosie con al centro una Donna, su tutti il Bardo per antonomasia (William Shakespeare).

Numerosi altri autori hanno utilizzato tale espressione nelle proprie opere a cominciara dalla famosa giallista Agatha Christie, che la usa in varie sue opere; la troviamo anche in un racconto racconto del 1903 di O. Henry, che come titolo ha proprio questa espressione, ed in cui troviamo la seguente frase :"Ah! si, sono a conoscenza di molte situazioni quando quegli uomini hanno perso denaro tu dici, Cherchez la femme".

Anche in epoche più recenti troviamo questa espressione in letteratura; ad esempio nel romanzo Dalia nera di James Ellroy è ripetuta la frase "Cherchez La Femme, Bucky. Ricordalo." durante tutto il libro; oppure per restare in italia, il grande Italo Calvino nelle sue "Lezioni Americane" nel capitolo "Molteplicità" cita Gadda il quale scrive dell'uso di Ingravallo del concetto di Cherchez La Femme.

scrivaniadetective

Ebbene, al giorno d'oggi questa espressione, che a ragione pare essere sessita ma va anche contestualizzata nell'epoca, ha superato il suo stesso significato letterale trascndendo a metafora nel gergo investigativo : la "Donna" della frase si svuota del genere femminile e diventa metafora che sottolinea l'importanza del movente nelle investigazioni.

Difatti altra espressione parimenti famosa circa il movente è "Segui i soldi", stando a significare che seguire la pista del movente economico spesso paga.

Ma come sappiamo nè il movente economico, nè il movente passionale/gelosia possono sempre essere validi; anzi! Sempre più l'esperienza ci ha fatto ragionare su delitti spesso incomprensibili, o quantomeno senza un movente (apparente).

Proprio per tale ragione il clssico concetto giuridico di movente pare ormai non essere del tutto adeguato a meno che non lo si ampli in forma di "Motivazione dell'azione deviante", qualsiasi essa sia, la quale può prevedere oltre agli effetti strumentali dell'atto (qui si economico, passionale, di potere etc.) anche gli effetti espressivi, ovvero provenienti da una spinta psicologica endogena che può essere o meno di natura psicopatologica.

Su questa linea appare molto adeguata la teoria dell'Azione Deviante Comunicativa (G. De Leo, P. Patrizi, in Psicologia della Devianza, Carocci 2003). Tale approccio teorico infatti prevede che ogni azione deviante abbia in sè 2 tipologie di effetti : quelli denominati Strumentali, che attingono alla sfera più materiale ed evidente quale ad esempio un vantaggio economico; e quelli denominati Espressivi, collocati d un livello di coscienza più profondo, e legati all'aspetto psicologico del soggetto agente.

Tale concetto di "Movente" quindi più si confà a tutti quei casi in cui non c'è un vantaggio pratico nell'atto deviante, almeno non evidente come quello economico o di gelosia.

Ad esempio vediamo come il concetto di movente classico venga a scontrarsi con enormi difficoltà nella casistica dei Serial Killer, che uccidono per piacere proprio, senza un movente classico apparente.

Ebbene tale desiderio omicidiario in questi soggetti (per citarne alcuni famosi : Ted Bundy, Jeffrey Dhamer, John Wayne Gacy, Gianfranco Stevanin etc.) non procura un "vantaggio materiale" tipico del concetto di movente classico, ma attiene molto di più ad una sfera psicologica interna molto complessa.

Ed è in questa tipologia di casi senza apparente movente che diviene importante nelle investigazioni il "Cherchez la Femme", ovvero capire quale tipologia di effetto espressivo il soggetto stia comunicando; elemento che utilizzato assieme ad altri elementi come le perizie medico-legali, le analisi della scena del crimine, eventuali testimonianze di terzi, può far si di riusxcire a ricavare, mediante la tecnica del Criminal Profiling, un profilo psicologico del criminale ignoto da fornire agli invetigatori, per direzionare ed aiutare la fase investigativa di ricerca del criminale.

Ogni azione umana è al tempo stesso azione e comunicazione (a sé stessi, a terzi, oppure entrambi), anche e sopratutto un atto deviante.

Per questo l'importanza di un nuovo concetto di movente diventa cruciale in qualsiasi tipo di investigazione : quando indagate su un caso, cercate la "Femme" !




Dott. Fabio Delicato

Psicologo, Criminologo, Psicopatologo Forense

Direttore Criminiseriali.it